La denominazione della popolosa borgata in comune di Porto Venere si fa risalire al culto della Madonna delle Grazie introdotto dai monaci benedettini di Monte Oliveto che si stabilirono in questa appartata insenatura del Golfo spezzino e vi costruirono il convento e la chiesa, dedicata appunto a Nostra Signora delle Grazie.
Vanto della borgata sono i maestri d’ascia ed i calafati, rinomati e ricercati già nella prima metà del 1200.
Fiore all’occhiello è poi l’attività subacquea. I palombari delle Grazie hanno operato ed operano, con perizia e coraggio, fra difficoltà e pericoli, nei mari di mezzo mondo. Tanto che con delibera della Giunta comunale di Porto Venere, la borgata è stata denominata “La Città dei palombari”.