All’osteria del Carugio abbiamo sempre voluto dare un’impronta fortemente legata ai prodotti locali e alla tradizione di Portovenere, adeguandoci a quelle che sono le esigenze di oggi, i nostri piatti tipici, quelli di una volta, i prodotti che il mare e la terra ci propongono stagionalmente.
L’Osteria del Carugio è nata più di 150 anni fa ma esisteva in realtà fin dal Medioevo. Noi vogliamo riproporre l’ambiente o le sensazioni di quei tempi avendo un orto e offrendo esclusivamente prodotti locali basati sulle nostre tradizioni. La nostra Osteria fa parte della guida Osterie d’Italia Slow Food. Ad accogliuervi troverete Alessandro, giovano oste formato all’ALMA scuola internazionale di cucina italiana di Gualtiero Marchesi e sommelier all’AIS.” Ho iniziato con lei a gestirlo approfondendo i piatti tipici, il territorio: tutte cose che sento mie, che sentiamo nostre. Mi si è aperto un mondo: il rapporto con la gente, con la clientela; la passione per il cibo e per il vino; la Liguria. Le soddisfazioni sono enormi. È venuto fuori tutto in maniera molto semplice e naturale, come fosse un fiore che da bocciolo sboccia delicatamente. La nostra cucina è una cucina di terra e di mare, delineata dalla struttura della nostra regione. Se guardiamo la cartina della Liguria, è evidente come sia un nastrino di terra inclinata ad arco che racchiude nell’arco di pochi chilometri, a volte – anche solo 100 km – montagne e mare. La cucina del nostro territorio è una cucina legata agli orti, alle carni bianche, ai polli e ai conigli, alle verdure ripiene che sapientemente venivano riempite e che ancora oggi noi riempiamo, anche con la mortadella. Perché con la mortadella? Perché una volta c’era questa via di scambio chiamata la “via del sale”: noi liguri portavamo il sale in Emilia- Romagna e dall’Emilia-Romagna portavamo giù la mortadella. Per noi la mortadella era un bene prezioso che abbiamo imparato a inserire all’interno dei nostri ripieni. E una cucina di mare, perché? Perché abbiamo il mare appena sotto i piedi, chiunque – fin da bambino – può andare a pescare un polpo, una seppia o può trovare un pesce e infiocinarlo. La cucina della nostra osteria è una cucina legata fortemente alla forma della nostra regione che è una regione stretta, sottile: un nastrino di terra che si allunga tra mare e montagna.
Rivolgendo lo sguardo al mare, non possiamo non parlare dei muscoli: i muscoli di Portovenere, i muscoli de La Spezia che sono i mitili (parlando in italiano). Non vogliamo sentire la parola “cozza” perché cozza è una brutta parola, anche nel suono.
“Muscolo”, invece, è una parola melodica, a noi piace molto, la usiamo da sempre e questi muscoli sono fortemente legati al nostro piccolo territorio.
Vi aspettiamo all’Osteria per vivere un’esperienza unica di Liguria nel piatto e nei bicchieri.